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Quando ero piccolo mio padre un giorno mise su una cassetta delle colonne sonore scritte dai Goblin e l’ascoltammo insieme. Se questa frase non vi ha sconvolto allora ci sono due possibilità: 1) siete molto giovani oppure 2) non sapete che cosa hanno fatto i Goblin. Comunque, svelerò l’arcano: i Goblin sono un gruppo italiano di rock progressivo e sono autori della colonna sonora di alcuni film di Dario Argento. Una su tutte, la colonna sonora di Profondo Rosso.
Quella cassetta fu per me l’inizio di una grande inquietudine. Da una parte quella musica mi piaceva ma l’idea che fosse in un film (che non avevo visto ancora all’epoca) mi metteva ansia. Quando anni dopo vidi Profondo Rosso finalmente compresi moltissime cose, nonché la potenza della colonna sonora in un film in generale.
Se per Profondo Rosso ora intendiamo la possibilità di prendere 2 o 3 in una verifica scritta di matematica o fisica, allora i Goblin risuonano ancora veementemente in tutte le scuole italiane. I giorni che passano prima di una verifica hanno la stessa violenza psicologica del film di Dario Argento: che tu abbia studiato o meno, il carico di ansia può essere comunque devastante. Inoltre, se l’unico risultato visibile all’esterno (leggi “famiglia”) del tuo impegno a scuola è il voto di una verifica scritta, allora l’inquietudine e l’ansia possono raggiungere livelli incommensurabili.
E pure noi prof, insomma, non siamo da meno: facciamo le verifiche per mettere un voto e mettiamo un voto perché ci sembra il modo migliore di verificare se la classe ha capito (a livello individuale). Questo gatto-voto che si morde la coda-verifica spesso non fa dormire la notte neanche a chi insegna. O almeno, non fa dormire neanche me regaz, sappiatelo.
E allora adesso parleremo di verifiche scritte. Iniziamo.
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